Performance
Commenti al risultato dell’attività di investimento
La pandemia di Covid-19 ha lasciato la sua impronta sul mondo, così come sull’anno di investimento 2020 della Cassa pensioni SRG SSR. Dopo la brusca caduta delle quotazioni in primavera, che hanno toccato il fondo in aprile, in autunno i mercati mondiali si sono ripresi – fra l’altro anche a seguito degli interventi politici. Per il 2020 la CPS registra una performance globale del 3,6%: un risultato che non poteva nemmeno sognarsi nell’aprile 2020 (-10%).
Insieme alla speranza di una rapida ripresa economica grazie alle molteplici attività di sviluppo e ricerca sul fronte dei vaccini, l’espansione dell’offerta di denaro, ancora una volta alimentata dalle banche centrali, ha portato a nuovi massimi storici sui mercati obbligazionari e azionari.
L’afflusso globale di liquidità ha anzitutto causato un’ulteriore flessione dei tassi di interesse: il rendimento dei titoli decennali della Confederazione è sceso da -0,5% all’inizio del 2020 a -0,6% nel dicembre 2020. Ne è scaturito un apprezzamento dei portafogli obbligazionari svizzeri. Gli specialisti e le specialiste degli investimenti hanno osservato un andamento simile anche sui mercati esteri. I tassi di interesse ai minimi storici hanno spinto molti investitori e investitrici a puntare di nuovo sulle azioni. Ne è seguito un effetto di propulsione, che a fine dicembre ha spinto le borse globali oltre il livello di inizio anno – e ciò nonostante le correzioni avvenute in primavera. Infine, anche i fondi immobiliari hanno beneficiato dello stesso effetto positivo dei tassi di interesse, come dimostra la performance raggiunta. Per la CPS ne è risultato un rendimento complessivo del 3,6%, un valore che si colloca nella media degli ultimi 15 anni.
La performance si è assestata lievemente sotto il benchmark (misura di riferimento) del 4,2%. Questa sottoperformance si spiega con il posizionamento della CPS, che a metà aprile era forse un po’ troppo difensivo. Questo non ha permesso alla CPS di approfittare al massimo della ripresa delle borse. Tuttavia, visto che non prende in considerazione i costi di gestione, il benchmark va interpretato con le dovute riserve.
Le obbligazioni – la categoria di investimento più importante per la CPS – hanno dato un rendimento positivo dello 0,4%. Questa performance può sembrare modesta. Considerando il contesto negativo degli interessi in cui si iscrive, rappresenta tuttavia un risultato di tutto rispetto.
La categoria delle azioni, che nell’esercizio precedente aveva generato una performance straordinaria, ha fruttato un ragguardevole rendimento del 5,3%. In dettaglio, il rendimento delle azioni Svizzera è cresciuto del 3%, quello delle azioni Global del 5,1% e quello delle azioni Emerging Markets del 9,4%. L’esercizio 2020 ha dimostrato in modo esemplare che sono possibili oscillazioni di mercato anche notevoli nel corso di un anno.
Anche nella categoria Immobili Svizzera la CPS ha registrato risultati positivi (5%). Per contro, gli Immobili Estero hanno segnato un valore di -11,7%.
Le Insurance-Linked Securities (ILS), che dal 1° ottobre 2018 sono parte integrante dell’allocazione strategica della CPS, hanno vissuto un anno positivo con una performance del 2,4%.
Sul fronte delle valute estere, il franco svizzero ha registrato un apprezzamento rispetto a tutte le altre valute. Per poter tenere sotto controllo i rischi di cambio, la CPS copre la maggior parte delle valute estere con strumenti di copertura valutaria, che si sono rivelati particolarmente paganti nel 2020, raggiungendo un risultato dell’1,5%.